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Piano di Transizione 5.0

Innovazione e sostenibilità con il piano di Transizione 5.0

Nel panorama globale in continua evoluzione, il piano di Transizione 5.0 emerge come un’opportunità fondamentale per la trasformazione digitale ed energetica delle imprese. In questo articolo risponderemo alle domande più comuni relative al piano di Transizione 5.0 analizzando il ruolo delle soluzioni di Internet of Things relative al monitoraggio dei consumi energetici per consentire una gestione più intelligente e ottimizzata delle risorse.

Investimenti rientranti nel piano di Transizione 5.0

Il piano di Transizione 5.0 ha come obiettivo quello di puntare all’efficientamento energetico delle imprese. Per raggiungere questo obiettivo, il credito d’imposta si concentra proprio su questo aspetto: più risparmi e più la percentuale di credito aumenta (vedremo in seguito gli scaglioni previsti).

A chi è rivolto il piano di Transizione 5.0? A tutte le imprese residenti nel territorio dello Stato, indipendentemente dalla forma, dalle dimensioni e dal settore di appartenenza a patto che non siano in stato di liquidazione, in fallimento o sottoposte ad altra procedura concorsuale prevista dal regio decreto 16 marzo 1942, n. 267.

Quali investimenti comprende? Sostanzialmente, sono gli stessi rientranti nell’Industria 4.0 (Allegati A e B). Particolare attenzione all’allegato B punto A, relativo ai beni immateriali che riportiamo in seguito:

i software, i sistemi, le piattaforme o le applicazioni per l’intelligenza degli impianti che garantiscono il monitoraggio continuo e la visualizzazione dei consumi energetici e dell’energia autoprodotta e autoconsumata, o introducono meccanismi di efficienza energetica, attraverso la raccolta e l’elaborazione dei dati anche provenienti dalla sensoristica IoT di campo (Energy Dashboarding).”

Come accedere al credito d’imposta 5.0? Per accedere al piano di Transizione 5.0 le imprese dovranno presentare della documentazione al GSE (Gestore dei Servizi Energetici) prima e dopo l’investimento: ex ante – la riduzione dei consumi energetici conseguibili tramite gli investimenti nei beni descritti in precedenza; ex post – l’effettiva realizzazione degli investimenti conformemente a quanto previsto dalla certificazione ex ante.

credito d'imposta piano di transizione 5.0

Esiste ancora l’Industria 4.0? Sì, il Piano di Transizione Nazionale 4.0 è ancora attivo, l’unico cambiamento riguarda la percentuale di credito d’imposta ottenibile, massimo 20% (per investimenti materiali fino a 2,5 milioni di euro) e 15% (per investimenti immateriali fino a 1 milione di euro).

Controllo dei consumi IoT per accedere al piano di Transizione 5.0

Come scritto in precedenza, il piano di Transizione 5.0 vuole porre l’attenzione sul tema dell’efficientamento energetico. Per poter raggiungere questo obiettivo è possibile sostituire i propri macchinari con altri più recenti e più sostenibili a livello energetico ma esiste anche un’altra strada.

Secondo uno studio condotto da Emerson, le aziende industriali possono ridurre il consumo energetico del sito dal 5% al 15% utilizzando le nuove tecnologie e i software di gestione dell’energia che consentono di migliorare la misurazione e il monitoraggio dell’energia consumata. È in questo scenario che rientrano le soluzioni di Internet of Things per il controllo dei consumi energetici che consentono di:

Raccogliere dati dai macchinari connessi

La raccolta dei dati consente non solo di monitorare in tempo reale i consumi energetici ma, soprattutto, di prendere decisioni importanti per migliorare l’efficienza energetica dell’intero stabilimento produttivo

Rilevare in modo puntuale gli sprechi di energia

Il monitoraggio di ogni singolo macchinario connesso è estremamente utile per individuare con tempestività la fonte degli sprechi di energia e ottimizzare i processi produttivi

Segnalare in real time eventuali sovraccarichi o guasti

Sfruttando le soluzioni IoT è possibile ricevere notifiche in caso di sovraccarichi e/o guasti in modo da intervenire tempestivamente e risparmiare risorse sia energetiche che economiche