Sicurezza
Attacchi informatici in ambito IoT

Minacce nascoste. Come affrontare gli attacchi informatici ai dispositivi IoT

Nel mondo sempre più interconnesso dell’Internet of Things, le aziende trovano nuove opportunità di crescita e innovazione. Tuttavia, con questa crescita esponenziale sorgono anche nuovi rischi. Per questo motivo il controllo degli attacchi informatici è diventato una priorità per i dirigenti aziendali, poiché la sicurezza dei dispositivi e delle reti connesse diventa sempre più critica per garantire la continuità operativa e la protezione dei dati sensibili.

All’interno di questo articolo, esamineremo la situazione attuale del mercato dell’IoT e i rischi crescenti legati agli attacchi informatici. Esploreremo i tipi più comuni di attacchi rivolti ai dispositivi IoT e ai dati sensibili con un’analisi delle minacce attuali che le aziende affrontano quotidianamente. Inoltre, forniremo consigli pratici su come proteggere i dispositivi e i dati aziendali da tali attacchi, identificando le migliori pratiche e le strategie di sicurezza da adottare.

Attacchi informatici in ambito IoT e non solo

Secondo le ultime ricerche condotte dall’Osservatorio del Politecnico di Milano, il mercato dell’IoT continua a crescere facendo registrare un valore di mercato di 8,9 miliardi di € per l’anno 2023. Inoltre, sta aumentando sempre di più l’importanza dei servizi offerti grazie ai dispositivi connessi e all’analisi dei dati raccolti da essi (+14% rappresentando il 45% del mercato IoT complessivo).

Allo stesso tempo, l’aumento dei dispositivi IoT in circolazione sta portando a un incremento degli attacchi informatici, 2209 nel 2023,  che rappresentano una minaccia crescente per le aziende di ogni settore.

8,9

Miliardi di € - Valore del mercato IoT nel 2023

+14%

Soluzioni che usano i dati raccolti dai dispositivi

2209

Totale degli attacchi informatici avvenuti nel 2023

Tra le tipologie di attacco più comuni, spiccano il phishing, il malware e gli attacchi di tipo DDoS (Distributed Denial of Service). Il phishing, ad esempio, coinvolge l’invio di e-mail fraudolente che cercano di ottenere informazioni sensibili dagli utenti, mentre il malware può infettare i dispositivi IoT e compromettere la loro funzionalità. Gli attacchi DDoS, invece, mirano a sovraccaricare i dispositivi con un flusso di traffico anomalo, causandone il malfunzionamento e interrompendo i servizi online. Ad esempio, un attacco DDoS potrebbe mirare a un’azienda di e-commerce, bloccando il suo sito web e causando perdite finanziarie e danni alla reputazione.

Le principali tipologie di attacchi informatici

Ecco alcuni dei principali attacchi informatici con una breve spiegazione:

  • Attacchi alle password; tentativi non autorizzati di accesso alle informazioni sensibili attraverso l’individuazione delle credenziali utente. Abitudini come l’uso di password deboli o il loro riutilizzo rendono gli utenti vulnerabili. I metodi più comuni includono attacchi di forza bruta, stuffing delle credenziali, password spray e attacchi a dizionario.
  • Malware; software dannoso installato senza consenso, spesso attraverso tecniche di ingegneria sociale come il phishing o il download di file malevoli. Una volta installato, compromette la privacy e può rubare informazioni sensibili. I tipi più comuni includono ransomware, trojan horse e spyware
  • Spoofing; comunicazione ingannevole in cui un cybercriminale si finge di essere una persona conosciuta dalla vittima. Questa tattica si basa sull’inganno e può manifestarsi attraverso vari mezzi come siti web, e-mail, chiamate e indirizzi IP
  • DDoS; azione informatica che mira a interrompere il normale funzionamento di un server sovraccaricandolo con un’elevata quantità di traffico Internet generato da bot. Spesso i cybercriminali cercano di estorcere un pagamento per fermare l’attacco e ripristinare la normale funzionalità del server
  • Man-in-the-Middle; intercettazione e manipolazione di informazioni scambiate tra due parti con l’obiettivo di ottenere o alterare i dati sensibili prima che essi giungano a destinazione. Questi attacchi informatici di solito avvengono su reti non sicure, come quelle dei Wi-Fi pubblici

Esempi pratici di attacchi informatici avvenuti negli anni

Prima di concludere questo articolo con alcune best practices per la protezione dei dispositivi IoT è importante notare che negli ultimi anni abbiamo assistito a una serie di attacchi informatici che hanno colpito diverse industrie e utilizzato varie tecniche per compromettere la sicurezza di dati, dispositivi e persone. Ecco alcuni esempi pratici:

Jeep Cherokee – 2015 – un gruppo di ricercatori ha sfruttato una vulnerabilità dell’aggiornamento firmware per prendere il controllo di una SUV Jeep Cherokee e riuscendo a modificare il funzionamento di aria condizionata e tergicristalli e facendo anche accelerare, rallentare e girare la macchina.

Dyn – 2016 – botnet Mirai utilizzata per infettare numerosi dispositivi IoT, principalmente router e telecamere IP datate o con software non aggiornati. Successivamente, nel 2016, i dispositivi infettati sono stati utilizzati per effettuare un attacco DDoS verso Dyn mettendo in ginocchio gran parte delle reti Internet in Europa e negli Stati Uniti.

FDA – 2017 – l’americana FDA (Food and Drug Administration) ha confermato che i dispositivi cardiaci impiantabili del St. Jude Medical erano affetti da una vulnerabilità che permetteva agli hacker di accedere e compromettere gli strumenti ad es. esaurendo la batteria.

Casinò – 2018 – un casinò americano è stato hackerato tramite un termostato smart installato nell’acquario della hall. I criminali sono stati in grado di sfruttare una vulnerabilità del termostato per violare la rete del casinò e accedere al database dei giocatori d’azzardo pubblicandolo in rete.

Nest – 2019 – è stato scoperto un attacco effettuato a una webcam e a un termostato Nest per monitorare un bambino e controllare la temperatura di casa. In questo caso Google ha negato di aver ricevuto un attacco anche se in seguito ha rilasciato una patch per risolvere la vulnerabilità.

Best practices per la protezione dei dispositivi IoT

Per concludere, con la crescente diffusione dei dispositivi IoT in ogni settore, dalla casa all’industria, è essenziale adottare misure di protezione efficaci per mitigare i rischi di attacchi informatici. Le best practices includono l’implementazione di aggiornamenti regolari del firmware, l’uso di password robuste e uniche per ogni dispositivo, la crittografia dei dati sensibili, ecc…

Queste pratiche non solo proteggono i dispositivi IoT da minacce esterne, ma contribuiscono anche a garantire la privacy e la sicurezza dei dati degli utenti. In un panorama in continua evoluzione delle minacce informatiche, l’adozione di best practices per la sicurezza IoT è fondamentale per mantenere la fiducia dei clienti e garantire la continuità operativa delle aziende.