Applicazioni
Dispositivi IoMT per la Smart Health

Come l’IoMT (Internet of Medical Things) può migliorare la sanità mondiale

L’acronimo IoMT, Internet of Medical Things, indica tutti i dispositivi in grado di generare, raccogliere, analizzare e trasmettere dei dati sanitari; indica semplicemente tutte quelle soluzioni IoT rientranti nel settore medicale e che negli ultimi anni stanno aumentando in modo esponenziale (così come tutti i dispositivi IoT in commercio).

Cos’è l’IoMT e come sta andando il mercato della Smart Health

L’Internet of Medical Things rappresenta la parte dell’IoT che comprende tutti i dispositivi medici connessi che hanno come obiettivo quello di efficientare la gestione del paziente e semplificare il lavoro del personale sanitario.
All’interno di questo settore rientrano:

  • gli strumenti per il monitoraggio da remoto dei pazienti;
  • i letti ospedalieri e le pompe di infusione;
  • i sistemi di tracciamento dei farmaci;
  • gli strumenti per il monitoraggio delle scorte mediche;
  • i dispositivi per il tracciamento delle apparecchiature ospedaliere … 
  • … e molto altro

Come detto in precedenza è un mercato in forte espansione, ma non è una novità degli ultimi anni; infatti, già 3 anni fa se ne parlava su Forbes dicendo che:

“l’Internet of Medical Things è pronto a trasformare il modo in cui manteniamo le persone al sicuro e in salute… L’IoMT può aiutare non solo a monitorare e informare gli operatori sanitari, ma anche a fornire loro dati effettivi per identificare i problemi”.

Attualmente, si stima di arrivare a un valore di 577 miliardi di dollari entro il 2028 con un notevole aumento dei dispositivi indossabili, i cosiddetti wearables, rientranti in questo mercato perché in grado di fornire alcuni parametri vitali della persona che li indossa.

Inoltre, l’allungamento delle aspettative di vita e la necessità di ridurre la pressione sulle strutture sanitarie, stanno agevolando la distribuzione di dispositivi IoMT in grado di comunicare la condizione del paziente da remoto permettendo la cura da casa per i pazienti che non necessitano di particolari attrezzature mediche presenti solo in ospedale.

Le tecnologie utilizzate nella Smart Health (IoMT)

Un dispositivo medico per poter essere considerato smart deve potersi connettere ai sistemi IT delle strutture sanitarie; devono dunque essere dotati di una connettività che consenta la comunicazione M2M (Machine-to-Machine) e devono potersi collegare a una piattaforma in cloud per l’analisi e l’archiviazione dei dati raccolti.

Alcune delle tecnologie più diffuse in ambito IoMT sono i tag RFID e la connettività NFC per lo scambio di dati, oltre agli intramontabili dispositivi WiFi, Bluetooth Low Energy, ZigBee e alle classiche comunicazioni cellulari e via satellite.

Applicazioni IoMT per la cura e il monitoraggio dei pazienti

L’impatto maggiore nel mercato dell’Internet of Medical Things risiede nel monitoraggio dei pazienti da remoto, questo principalmente per due motivi:

  1. la cura a distanza permette al medico di efficientare la gestione dei propri pazienti riducendo problemi logistici e di spazio;
  2. la raccolta dei dati 24/7 e la relativa analisi consente di monitorare la fase di guarigione del paziente verificando la correttezza della diagnosi elaborata e l’effettivo rispetto delle indicazioni date.

Di seguito alcuni esempi di applicazioni usate in ambito Internet of Medical Things:

Monitoraggio costante del diabete

Il diabete è una condizione molto comune che colpisce circa un adulto su dieci e che, soprattutto, richiede un monitoraggio continuo. Proprio per questo è la situazione ideale per mettere in campo un dispositivo di IoMT. Questo dispositivo, chiamato Continuous Glucose Monitor (CGM) si occupa di effettuare letture del glucosio nel sangue a intervalli regolari e inviare dati e notifiche ad un’app per smartphone.

Inalatori smart per l'asma

Situazione molto simile alla precedente ma più difficile da rilevare, in questo caso il dispositivo IoMT ha l’obiettivo di aiutare le persone affette da asma a capire che cosa causa in loro le crisi asmatiche e soprattutto a tenere traccia degli attacchi e del relativo uso di farmaci, fornendo anche delle previsioni su eventuali allergeni.

Morbo di Parkinson e Apple Watch

In questo caso le continue evoluzioni dei wearables, in particolare Apple Watch, permettono di monitorare un numero sempre maggiore di parametri vitali e di facilitare la documentazione di certe malattie come, ad esempio, il Morbo di Parkinson. In che modo? Registrando il verificarsi di sintomi durante il giorno e fornendo un rapporto dettagliato al medico curante, azione che normalmente veniva effettuata dal paziente con tutte le imprecisioni o le dimenticanze che possono verificarsi.

La centralità del paziente con dispositivi IoMT in-body, in-home e in-clinic

In-body → sono dispositivi indossabili, indumenti o tracker, utili a monitorare lo stato di salute del paziente o automatizzare il dosaggio di medicinali in funzione dei parametri rilevati dal dispositivo. Ne sono un esempio i rilevatori di glucosio o del livello di ossigeno, ma anche pacemaker cardiaci o sistemi di neurostimolazione.

In-home → comprendono tutti gli apparecchi che consentono il controllo del paziente direttamente da casa sua come chiamate d’emergenza e visite virtuali. Permettono una gestione più agile e sicura soprattutto per i soggetti a rischio come gli anziani o in caso di malattie che prevedono controlli periodici o un lungo percorso riabilitativo.

In clinic → sono strumenti IoT utilizzati all’interno delle strutture ospedaliere per operazioni di monitoraggio; in parte sono simili ai dispositivi in-home ma utilizzati in ambienti diversi. Appartengono solo a questa categoria le apparecchiature tecniche ospedaliere e tutti i sistemi di gestione delle scorte di farmaci o delle disponibilità di assistenti meccanici (es. sedie a rotelle).

Quali benefici portano i dispositivi IoMT nella Smart Health?

Finora abbiamo visto i benefici pratici portati dai dispositivi di Internet of Medical Things:

  • continuità nella raccolta dei dati clinici e biometrici;
  • possibilità di seguire da remoto i pazienti cronici o gli anziani;
  • maggior controllo nella gestione dei medicinali e delle attrezzature.

Ma esistono anche dei benefici che vanno oltre l’aspetto pratico e che vanno a impattare positivamente sulla salute dei pazienti; una ricerca condotta nel 2019 dalla Johns Hopkins Medicine evidenzia come “I dispositivi indossabili forniscono dati accurati che eliminano pregiudizi e congetture”, questo aiuta il paziente e il medico a essere molto più consapevoli delle reali condizioni di salute e impatta positivamente sull’umore della persona in cura.

Inoltre, i medici sono in grado di coinvolgere maggiormente i propri pazienti mostrando i miglioramenti effettuati durante i periodi di recupero post ospedaliero e di gestire le scorte di farmaci in modo più efficiente riducendo gli sprechi e risparmiando tempo da dedicare ai pazienti.

I benefici dei dispositivi IoMT per la cura degli anziani

È una situazione differente rispetto al paziente con una malattia cronica o a un altro che deve affrontare un percorso di riabilitazione post ospedaliero. La prima differenza risiede nel numero di anziani da seguire da remoto, con l’aspettativa di vita in costante crescita aumenta anche l’incidenza dei problemi sanitari e la necessità di accudimento; inoltre, entra in gioco il fattore età e tutto ciò che ne consegue come il dimenticarsi di prendere i medicinali e la tendenza, come tutti, di minimizzare i sintomi riscontrati.

Per questi motivi la Smart Health diventa fondamentale, per registrare e analizzare le abitudini dei pazienti anziani e prescrivere uno stile di vita adatto a ognuno di loro. 

Infine, grazie ad alcuni dispositivi come gli Smart Watch, è possibile mandare avvisi e allarmi personalizzati direttamente al paziente e/o a chi si occupa di lui.

La sicurezza in ambito Internet of Medical Things (IoMT)

Merita un discorso a parte il tema della sicurezza, così come per l’IoT anche quando si parla di Smart Health le preoccupazioni maggiori nascono quando non si è sicuri delle misure di sicurezza adottate per proteggere i dispositivi IoMT.

Perché tutta questa preoccupazione? Semplicemente perché c’è in gioco la vita di un paziente. Pensate a una pompa di insulina intelligente, è un grande aiuto perché in grado di autoregolarsi in funzione delle necessità del paziente; ora immaginiamo che un hacker prenda possesso della pompa di insulina o possa modificare i dati del paziente, questo porterebbe a un dosaggio sbagliato con tutti i danni che possono seguire. Per questi motivi è necessario proteggere dispositivi, reti e piattaforme di analisi dei dati raccolti.
Ecco alcuni attacchi avvenuti nel corso degli anni:

MedJack → exploit hacker che ha permesso di inserire un malware all’interno dei dispositivi IoT per rubare dati clinici, attuare frodi fiscali e acquistare farmaci a nome del paziente per poi rivenderli nel dark web. —

Wannacry → attacco ransomware del 2017 contro le reti ospedaliere di Europa e Nord America e riuscendo a interrompere per diversi giorni  le cure e i trattamenti nei 16 ospedali NHS in Gran Bretagna. —

St. Jude Medical → produttore di dispositivi come pacemaker e defibrillatori è stato costretto a cambiare il software dei propri prodotti perché vulnerabili ad attacchi che avrebbero potuto causare shock ai pazienti. —

Johnson & Johnson → nel 2016 ha rilevato un malfunzionamento alla propria pompa d’insulina provocata da un attacco hacker in grado di controllarla a piacimento. —