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Motivi di successo e fallimento dei progetti IoT

È ormai chiaro che i progetti IoT rappresentano il presente e soprattutto il futuro del mercato mondiale, sia per quanto riguarda la creazione di nuove opportunità per le aziende, sia per la semplificazione e il miglioramento della vita degli utenti finali.

Ma per cogliere queste opportunità è necessaria una strategia ben chiara, in caso contrario si rischia di iniziare un progetto di Internet of Things e di non portarlo a termine o, ancora peggio, capire che è la strada giusta ma non poterla percorrere per mancanza di risorse o impossibilità a scalare la soluzione dal prototipo alla produzione vera e propria.

Quanti sono i progetti IoT falliti nel mondo? Qual è la situazione del mercato italiano? Come fare per evitare il fallimento del progetto?

Secondo una ricerca condotta da Beecham Research su 25.000 utenti IoT (prevalentemente in USA e Europa), i progetti incompiuti rappresentano quasi i 3/4 del totale (58%).
Per la precisione sono stati suddivisi in 4 categorie:

  1. 12% → completo successo;
  2. 30% → successo parziale;
  3. 40% → insuccesso;
  4. 18% → fallimento totale.

E in Italia? Nel nostro Paese i progetti IoT falliscono per il 35% in fase POC (Proof Of Concept); i motivi principali sono:

Costo elevato per scalare
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Carenza della tecnologia necessaria
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Mancanza di un ROI chiaro
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La maggior difficoltà risiede nel rendere scalabile il proprio progetto IoT dopo la fase di prototipazione e produzione su piccola scala; il progetto non viene affrontato con un’ottica a lungo termine.

Quali sono i principali motivi di fallimento dei progetti IoT?

Esistono diversi motivi per cui un progetto IoT fallisce, in generale ne possiamo identificare 4:

  1. mancanza di obiettivi di business chiari;
  2. poca coesione all’interno dei diversi reparti aziendali;
  3. scarsa conoscenza delle tecnologie IoT;
  4. difficoltà nella scelta tra soluzione interna, esterna o mista.

Mancanza di obiettivi di business chiari

Quando si parte con un progetto IoT è importante sapere qual è l’obiettivo finale, questo aiuta a monitorare lo stato di avanzamento del progetto e a verificarne il successo o il fallimento. Tra gli obiettivi considerati più importanti in ambito IoT troviamo:

  • aumento della sicurezza → tasso di fallimento praticamente nullo;
  • riduzione dei costi → tasso di fallimento 29%;
  • aumento della produttività e dell’efficienza → tasso di fallimento 28%;
  • introduzione di nuovi modelli di business → tasso di fallimento 53%.

Poca coesione all’interno dei diversi reparti aziendali

Il maggior motivo di fallimento di un progetto IoT risiede nella scarsa coesione e comunicazione tra i vari reparti aziendali; è abbastanza normale e frequente che ogni reparto abbia degli obiettivi interni, dall’altra parte è necessario comprendere che un progetto di Internet of Things coinvolge diversi reparti e per questo motivo un allineamento degli obiettivi comuni rappresenta un fattore di successo per il progetto.

Scarsa conoscenza delle tecnologie necessarie per un progetto IoT

Conoscere la tecnologia che si sta usando è fondamentale in qualsiasi settore, nel caso di un progetto IoT l’87% dei fallimenti ha dichiarato di non avere il personale adatto per intraprendere questo percorso e il 60% ha dichiarato di aver completato una prima fase del progetto non riuscendo però a scalare, vanificando gli sforzi fatti fino a quel momento.

Infografica - Perché i progetti IoT falliscono

Difficoltà nella scelta tra soluzione interna, esterna o mista.

Per concludere, uno dei dilemmi di un’azienda quando deve cominciare un progetto di Internet of Things è: 

Meglio affidarsi a una soluzione esterna o realizzare tutto internamente?

Non esiste una risposta universale, anche se il 57% dei progetti IoT falliti avevano previsto di creare una soluzione fatta in casa e il 49% di essi era composto da un team misto di esperti interni ed esterni all’azienda.

Sicuramente è una decisione da prendere all’inizio dei lavori in quanto un progetto iniziato internamente difficilmente avrà successo se viene affidato esternamente a metà dell’opera. 

Perché scegliere una soluzione esterna per creare progetti IoT di successo?

Veniamo a noi, IoTReady rappresenta la soluzione IoT completa e pronta all’uso pensata e creata per facilitare l’implementazione dell’Internet of Things all’interno del business aziendale.

Cosa significa?

  • consulenza mirata prima dell’inizio del progetto per definire gli obiettivi e pensare a nuovi modelli di business;
  • esperti nel settore in grado di capire i dati raccolti dai dispositivi e misurare i risultati raggiunti;
  • soluzione pensata per scalare con il business del cliente;
  • approccio Secure-by-Design; mettiamo la sicurezza al primo posto fin dalle fasi di progettazione;
  • tecnologia proprietaria; la nostra piattaforma Trackle permette di gestire migliaia di dispositivi connessi.

Questi vantaggi appena descritti permettono ai nostri clienti di concentrarsi al 100% sul loro prodotto, pensando alle nuove funzionalità e ai nuovi servizi che potrebbero nascere dall’implementazione dell’Internet of Things in azienda.

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